Se esiste un simbolo per la città di Barletta, questo è certamente il Colosso, chiamato dai cittadini Eraclio, poiché si pensava rappresentasse l’imperatore Eraclio I. Studi successivi però hanno decretato che molto probabilmente si tratta di un busto dell’imperatore Teodosio II. La statua è alta 4,5 metri ed è risalente al V secolo d.C.
L’imponente Colosso è posizionato sul fianco sinistro della basilica del Santo Sepolcro, originariamente romanica, prese forme gotiche nel XIII secolo. La basilica è stata un punto di transito per i pellegrini e per i crociati diretti in Terra Santa, addossato ad essa infatti vi era l’ospedale dei pellegrini.
Entrati nel centro storico, sul fondo della caratteristica via duomo vi si trova la Cattedrale intitolata a Santa Maria Maggiore. Fu costruita tra il XII e XIII secolo, è costituita da tre navate, la parte inziale è in stile romanico pugliese mentre avvicinandosi verso l’altare subentra lo stile gotico.
Alle spalle della cattedrale, domina la piazza il poderoso castello, caratteristico per i bastioni angolari a lancia e per un grande fossato di protezione, è il frutto di numerose opere di abbattimento e costruzione. L’impianto inziale risale al periodo normanno mentre la struttura attualmente visibile è databile intorno al 1500 ed è di fattura spagnola. All’interno del castello si trova la biblioteca comunale ed il museo civico.
Spostandosi dal castello verso il mare, si arriva in piazza Marina, nella quale si innalza la massiccia Porta Marina del XIII secolo, questa è l’unica porta di accesso alla città ancora esistente dopo l’abbattimento della maggior parte delle mura di cinta nel 1860.
Risalendo da piazza Marina si giunge in piazza della Sfida, dove si trova un monumento ai 13 cavalieri italiani protagonisti della tenzone. Nei pressi della piazza alla base di un palazzo medievale vi è la Cantina della Sfida, il luogo dove si narra avvenne l’offesa dei francesi al coraggio dei soldati italiani che poi sfociò nel certame cavalleresco.
Proseguendo oltre la cantina della disfida, si giunge a Palazzo della Marra, unico esempio di barocco leccese al di fuori del Salento, fu residenza di famiglie aristocratiche del luogo. Attualmente custodisce al suo interno la Pinacoteca Giuseppe de Nittis, una collezione di 170 opere dell’artista barlettano di nascita, esponente della corrente artistica dell’impressionismo.
Nei pressi del municipio si trova il teatro Curci, intitolato al musicista barlettano Giuseppe Curci. È uno splendido esempio di stile neoclassico pugliese. Il teatro Curci è detto anche il piccolo San Carlo dato che fu progettato proprio sul modello dello splendido teatro di Napoli.
Luogo ideale dove passeggiare è il Lungomare Pietro Mennea, intitolato al compianto atleta e primatista a cui Barletta diede i natali. Barletta ha un litorale di oltre 10 km con spiagge di sabbia fine e molto larghe, numerose sono le spiagge attrezzate, gran parte della litoranea è servita da piste ciclabili.
Lungo la litoranea, fuori dalla città, sfocia il fiume Ofanto, il fiume più lungo della Puglia è stato istituito da pochi anni il Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto.
Ricade sul territorio di Barletta, la cittadella di Canne della battaglia, famosa per la grave perdita che Annibale inflisse ai romani durante la seconda guerra punica.
Nel 2005, la regione Puglia ha insignito Barletta del titolo di “città d’arte” per le sue bellezze architettoniche.